Ammonta a 13,2 miliardi il tetto che nel 2020 dovrà rispettare la spesa farmaceutica territoriale del Ssn, ossia convenzionata più distribuzione diretta-dpc. La cifra viene fuori dalla proposta di deliberazione del Cipe sul riparto del Fondo sanitario nazionale che la conferenza Stato-Regioni ha approvato l’altro ieri: i 113,3 miliardi della quota indistinta sono stati suddivisi tra i governi locali in base al costo medio pro-capite registrato nelle tre regioni benchmark (Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna), corretto a sua volta con la popolazione pesata. Da queste cifre è stato quindi ricavato lo stanziamento per la copertura della spesa farmaceutica territoriale dell’anno in corso, pari all’11,76% dei singoli fondi regionali. La percentuale non rispecchia l’attuale struttura dei tetti (convenzionata 7,96%, acquisti diretti 6,89%) ma soltanto per motivi tecnici: la farmaceutica rappresenta una voce di finanziamento a sé stante solo nel livello dell’assistenza distrettuale, alla quale partecipano convenzionata e diretta dpc; i farmaci di fascia H, invece, rientrano nel livello dell’assistenza ospedaliera e non dispongono di una voce specifica di assegnazione.
Di seguito la tabella con i tetti per singola regione: