Ci sarebbero anche altre impurità diverse dalle nitrosammine nei farmaci a base di sartani che circolano in Europa. Lo rivela uno studio condotto da un team di ricercatori tedeschi guidato da Fritz Sörgel, dell’Istituto per la ricerca biomedica e farmaceutica di Norimberga, Ulrike Holzgrabe, dell’Istituto di farmacia e chimica degli Alimenti dell’università di Würzburg, e Mona Abdel-Tawab, del Laboratorio centrale dei farmacisti tedeschi. L’indagine, pubblicata sul Journal of pharmaceutical and biomedical analysis e citata da un articolo della rivista tedesca Daz.online, rivela che impurezze di valeramide (Vla) e N-dimetilvaleramide (Vla-Dim) sono state individuate dal team di ricerca in otto farmaci a base di valsartan, in tre generici a base di losartan e in un irbesartan. In aggiunta, tracce di Vla-Dim sono state individuate in sette equivalenti di valsartan.
Secondo quanto riferisce Daz.online, Sörgel e Holzgrabe avrebbero individuato le impurità con uno speciale spettroscopio di massa ad alta risoluzione, che consente di rintracciare la presenza di sostanze per le quali non si stanno effettuando ricerche specifiche. Con la stessa metodologia, tra l’altro, i ricercatori hanno rilevato bassi livelli di N-Ndea in un generico del candesartan, che finora non era stato coinvolto dagli alert dell’Ema. Con questa nuova scoperta, scrive Daz.online, le contaminazioni di nitrosammina coinvolgo ora tutti e quattro i sartani a base di tetrazolo, ossia valsartan, candesartan, losartan e irbesartan.
«In futuro» hanno commentato gli scienziati «ci concentreremo sulla ricerca di sostanze non sospettate utilizzando la spettroscopia di massa ad alta risoluzione». Come si ricorderà, all’inizio di maggio l’Agenzia europea dei medicinali aveva chiesto alle aziende farmaceutiche di condurre verifiche sui processi industriali per «escludere la presenza di impurezze della classe delle nitrosamine».