Il covid ha messo in luce le debolezze organizzative del Ssn, che dispone di operatori altamente professionali ma ha una medicina territoriale insufficiente. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista a Sky TG24 nella quale è tornato suoi progetti del governo riguardanti il passaggio dei medici di famiglia alla dipendenza. «La vera rivoluzione» ha detto in particolare Schillaci «è trasformare la medicina territoriale, un passo essenziale per modernizzare il Ssn».
L’intervento, ha ricordato il Ministro, va abbinato ai piani del Pnrr sulle Case di comunità. «Abbiamo il compito non facile di riempire di professionisti queste strutture, e stiamo lavorando affinché i medici di medicina generale possano contribuire attivamente a questo progetto». Negli anni del covid, ha detto ancora Schillaci, la mancanza di un territorio organizzato «è stato il nostro punto debole».
Schillaci ha poi parlato del nuovo Piano pandemico nazionale, recentemente inviato alla Conferenza Stato-Regioni per l’esame. «Abbiamo finalmente un piano basato su tutte le informazioni sanitarie disponibili, pronto per affrontare emergenze future» ha affermato, pur ammettendo l’imprevedibilità di una nuova pandemia e la necessità di essere sempre preparati.
Infine, Schillaci ha infine affrontato il tema dell’accesso alle prestazioni diagnostiche, in particolare agli esami salvavita. «I cittadini devono poter effettuare gli esami quando servono, senza tempi d’attesa eccessivi» ha affermato, ribadendo l’impegno del governo per garantire un sistema sanitario più efficiente ed equo.
