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Servizi, da Iqvia sondaggio sull’offerta assicurata dalle farmacie

6 Luglio 2023

La pandemia ha accelerato lo sviluppo della farmacia dei servizi, che da presidio per la dispensazione di medicinali assume progressivamente ola fisionomia di un avamposto di salute sul territorio. È quanto rivela un sondaggio condotto da Iqvia su un campione di circa 300 farmacie, rappresentative dell’intero territorio nazionale, per mappare la composizione dei servizi offerti. Circa il 20%, dicono i risultati, eroga servizi avanzati come il monitoraggio delle terapie e il teleconsulto, il 30-35% fornisce servizi per la prevenzione come la vaccinazione antinfluenzale, il 68% consegna farmaci a domicilio e l’80-90% esegue semplici esami diagnostici come la misurazione della pressione o della glicemia.

Per il 78% della popolazione, dice ancora Iqvia, le farmacie sono state un punto di riferimento durante il Covid, quando era difficile trovare il medico curante. L’emergenza, osserva Iqvia, «ha accelerato un processo di cui si parlava da anni. L’attesa, a medio termine, è che si rafforzi il rapporto di fiducia del cittadino con il proprio farmacista nella prospettiva che questi assuma sempre più un ruolo di consulenza, non solo nella promozione del benessere, ma anche nella prevenzione e monitoraggio delle patologie croniche. L’attesa a lungo termine, invece, è che si sviluppino servizi anche di consulenza in farmacia e strumenti digitali (telemedicina, teleconsulto) per il monitoraggio del paziente a domicilio».

Il decreto legislativo che dà il via alla ricetta digitale prolungata per i pazienti con cronicità (varato a maggio 2023) consentirà al paziente, per esempio, di rivolgersi per 12 mesi direttamente alla farmacia per la dispensazione dei farmaci senza passare dal medico di mg per la ripetizione della ricetta. «Questo» conclude iqvia «rappresenterà una semplificazione per il paziente ma una grande responsabilità per il farmacista, che potrà seguire più da vicino il paziente con cronicità, supportandolo e monitorandolo nella gestione delle terapie.

«I dati di Iqvia che certificano il ruolo crescente dei farmacisti di prossimità nell’offerta di prestazioni sanitarie e nella partecipazione attiva ai percorsi diagnostico-terapeutici per la gestione delle cronicità» è il commen5to del presidente della Fofi, Andrea Mandelli «confermano la percezione che noi farmacisti rappresentiamo una figura di riferimento per gli italiani e un presidio di assistenza sanitaria fondamentale per il Ssn. La fiducia e la crescente aspettativa che i cittadini ripongono nei nostri confronti sono la conferma della nostra capacità di saper rispondere con competenza e vicinanza ai bisogni di salute delle persone, oggi la sfida è di potenziare ulteriormente i servizi erogati supportandone l’implementazione omogenea in tutte le Regioni».