«Coinvolgere sempre più il paziente, nel rispetto rigoroso della normativa stabilita dalle autorità competenti, è un obiettivo che le imprese farmaceutiche hanno nel loro dna». Lo ha detto Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, in una dichiarazione diffusa ieri in occasione della Giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa dall’Oms e dedicata quest’anno al tema “Engaging Patients for Patient Safety”.
La collaborazione tra pazienti, associazioni e caregiver, ha continuato Cattani, «certamente si rafforzerà in un contesto, come quello odierno, con profondi e rapidi cambiamenti nella R&S dovuti alla velocità tecnologica. L’industria farmaceutica sta rispondendo ai diversi bisogni di salute con investimenti in ricerca che tra il 2023 e il 2028 raggiungeranno i 1.600 miliardi di dollari a livello globale e con un’innovazione molto diversificata che ha permesso di arrivare al record storico di oltre 20mila farmaci in sviluppo nel mondo».
Sicurezza dei pazienti anche al centro del lavoro dei farmacisti, come ha ricordato il presidente della Fofi, Andrea Mandelli: «La nostra mission è di essere al fianco dei cittadini, delle persone assistite e delle loro famiglie, che ci riconoscono come professionisti competenti, affidabili e vicini ai loro bisogni» ha ricordato intervenendo al convegno organizzato all’Istituto superiore di sanità in occasione della ricorrenza.
«La nostra presenza capillare, il contatto diretto e il rapporto fiduciario col cittadino» ha detto ancora Mandelli «ci consentono di monitorare la sua capacità di cura e di segnalare eventuali eventi avversi correlati all’assunzione di medicinali, a beneficio della sicurezza del paziente, dell’aderenza terapeutica e di migliori esiti di salute».
