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Sileri (Salute) ripropone la Giornata nazionale per l’aderenza terapeutica

26 Novembre 2019

«Più di un anziano su due si dimentica di prendere i farmaci prescritti, andando incontro al rischio di complicanze e morte. Ho proposto quindi insieme a Federanziani di istituire una giornata nazionale per l’aderenza alla terapia». Lo ha scritto ieri su twitter il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ripescando una proposta che già lo aveva visto protagonista quando era alla presidenza della commissione Salute del Senato. Nel gennaio scorso, infatti, Sileri aveva depositato a Palazzo Madama una proposta di legge diretta a istituire la Giornata nazionale per l’aderenza alla terapia, da celebrare ogni 12 aprile per ricordare che il futuro della salute in Italia, caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, è strettamente correlato all’aderenza terapeutica e al suo miglioramento.

«I dati sull’aderenza terapeutica» ricordò Sileri presentando il progetto di legge, nel corso della conferenza stampa “Io aderisco. Tu che fai?” con il Comitato italiano per l’aderenza alla terapia (Ciat) «ci dicono che serve un cambio di passo. Gli anziani, chiaramente, sono i maggiori consumatori di farmaci; oltre il 90% degli ultrasessantacinquenni riceve una o più prescrizioni di farmaci. Però, un’alta percentuale di pazienti, soprattutto quelli più anziani, mostra un’aderenza limitata al trattamento, con pesanti effetti negativi sui benefici attesi dalla cura e conseguenti aumenti di costi per il Servizio Sanitario. Un discorso a parte meritano i bambini, ma purtroppo anche qui la situazione non è ottimale: il 50–55% dei bambini in trattamento cronico non segue il piano terapeutico prescritto. E’ un problema serio e l’unico modo per risolverlo è la consapevolezza dei pazienti».