Si chiama Covid-Alert ed è la rete di sorveglianza con cui i medici di famiglia della Simg, la Società italiana di medicina generale, vigileranno nella fase 2 sull’infezione da covid per segnalare casi sospetti o potenziali recrudecenze del contagio. L’osservatorio, in funzione in via sperimentale già da un mese, fa perno su un network di circa 2mila mmg “sentinella” denominato Covid-Search e rappresenta il primo esempio di monitoraggio epidemiologico di prossimità, per il “contact tracing” e l’allerta precoce: il loro compito, in sostanza, è quello di osservare, contattare e tracciare almeno tre milioni di assistiti, per rilevare in tempo reale segnali di allarme correlati a covid-19 o identificare i casi sospetti e paucisintomatici.
La Simg, inoltre, ha diramato ai propri iscritti l’invito a mettere sotto sorveglianza attiva tutti i loro assistiti, in particolare i soggetti particolarmente esposti al rischio di contagio e alle sue complicanze. Nello stesso tempo, la società ha anche diffuso un appello alle autorità sanitarie nazionali e regionali perché promuovano la vaccinazione antiinfluenzale volontaria di massa. Quest’anno, è l’indicazione proveniente dalla Simg, occorrerà che sia sottoposto a profilassi il maggior numero possibile di italiani, considerato il rischio che l’epidemia influenzale sopraggiunga e si sommi a episodi autunnali di covid-19.