La stagione influenzale 2024-2025 sembra avere valicato il picco e imboccato la discesa. È quanto lasciano supporre i dati dell’ultimo rapporto settimanale RespivirNet dell’Istituto superiore di sanità, che nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio 2025 (la quinta dell’anno) registra una diminuzione dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali: 16,5 casi per mille assistiti, quasi un punto in meno rispetto ai 17,4 della settimana precedente.
L’incidenza rimane elevata nella fascia pediatrica, mentre si osserva un lieve calo tra i giovani adulti e gli anziani. Nello specifico:
Il tasso d’incidenza risulta ancora sopra la soglia basale (5,65 casi per mille) in tutte le Regioni che inviano dati. Le aree più colpite, con valori superiori ai 17 casi per mille, includono Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna (Basilicata e Calabria non partecipano alla sorveglianza epidemiologica).
Nel periodo analizzato, 1.362 medici sentinella hanno monitorato una popolazione di 1.808.291 assistiti, pari al 4% della popolazione delle regioni aderenti. I casi stimati di sindrome simil-influenzale a livello nazionale ammontano a circa 973.000, portando il totale dall’inizio della sorveglianza stagionale a 9.806.000.
L’andamento stagionale mostra segnali di stabilizzazione, anche se il numero complessivo di casi rimane elevato. Il bollettino sottolinea che la diffusione delle sindromi simil-influenzali è sostenuta non solo dai virus influenzali, ma anche da altri virus respiratori, come dettagliato nel Rapporto Virologico 2025-05.