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Dl Semplificazioni, Sistri soppresso dall’inizio del nuovo anno

14 Dicembre 2018

Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali istituito nel 2010 e mai entrato effettivamente in funzione, sarà definitivamente soppresso a partire dal prossimo gennaio. E’ uno degli interventi inseriti nel dl Semplificazioni, approvato l’altro ieri dal Consiglio dei ministri su indicazione del titolare dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S). «Il Sistri» ha spiegato Costa alle agenzie di stampa «è stato uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti speciali, un sistema mai entrato effettivamente in funzione che però ha comportato costi sostenuti dalle imprese coinvolte e dallo Stato, che hanno superato i 141 milioni di euro».

Dal 2010 al 2014, in particolare, sono stati fatturati 290 milioni, di cui quasi 90 pagati. Dal 2015 al 2018 fatturati 66 milioni, pagati 51. Attualmente era in corso un affidamento da 260 milioni in 5 anni, che viene quindi sospeso cancellando il Sistri. «Il Sistri aveva lo scopo, assolutamente condivisibile e anzi necessario, di tracciare l’intero sistema di rifiuti speciali del Paese, ma non è mai stato operativo» ha continuato Costa «nel frattempo le imprese aderenti, quelle con più di 10 addetti, hanno dovuto pagare iscrizioni, adeguamenti tecnologici, aggiornamenti per i mezzi e per il personale e infilarsi in un ginepraio di norme e sanzioni poi sospese, poi riattivate, quindi nuovamente sospese, esenzioni, eccezioni, nuovi obblighi: insomma un inferno normativo durato otto anni». Tra i soggetti interessati, tutte le farmacie che producono rifiuti pericolosi e impiegano da 11 dipendenti.