Vaccinazioni nella farmacia dei servizi e dpc (obbligatoria) per tutti i farmaci della diretta che non necessitano di somministrazione controllata. Sono i due emendamenti al decreto Sostegni bis di più forte interesse per i farmacisti che figurano tra le 500 proposte di modifica “segnalati” dai gruppi parlamentari alla commissione Bilancio della Camera, impegnata in sede referente nell’esame della legge di conversione. Come noto, quella della segnalazione è ormai una procedura consueta dei lavori parlamentari: quando un decreto in itinere alle Camere per la conversione viene investito da una valanga di emendamenti che rischia di comprometterne il percorso (sul Sostegni bis sono piovute più di tremila proposte di modifica), scatta il meccanismo delle “raccomandazioni”, con cui i partiti indicano gli interventi per loro prioritari.
Tra gli emendamenti che trattavano di farmacie, sopravvivono alla scrematura soltanto in due. Il primo è il 26.013 (Mandelli, Saccani Jotti, Bagnasco), che «al fine di garantire un servizio di prossimità ai cittadini e deflazionare il carico delle Aziende Sanitarie Locali e dei diversi enti preposti alla vaccinazione», inserisce tra i compiti della farmacia dei servizi elencati all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 153/2009 «la somministrazione di vaccini da parte di farmacisti, opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante organizzato dell’Istituto Superiore di Sanità».
L’altro emendamento segnalato è il 26.015 (Bagnasco, Mandelli, Saccani Jotti), che sempre per «deflazionare l’accesso alle strutture ospedaliere» impegna le regioni («sono tenute», recita il testo) a distribuire i farmaci della distribuzione diretta «per i quali non sussistano esigenze di controllo ricorrente da parte della struttura pubblica» attraverso il canale della dpc.
Sempre in tema di farmacia, non figurano tra gli emendamenti segnalati – e quindi non dovrebbero proseguire oltre – la proposta 2.106 (Gemmato)che avrebbe istituito un fondo di sostegno per le rurali, la 34.15 (Lorenzin) per una sperimentazione anticipata della remunerazione mista e gli emendamenti 32.01, 32.07, 35.026 e 35.027 che avrebbero introdotto agevolazioni o crediti d’imposta a favore dei distributori farmaceutici.