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Speranza firma il decreto che istituisce la Consulta delle professioni sanitarie

8 Gennaio 2020

Sarà «un luogo di dialogo, ascolto e confronto tra medici, infermieri, farmacisti e professionisti della salute». E’ quanto scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel messaggio Facebook diffuso ieri per annunciare la firma del decreto che istituisce la Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Al momento il post pubblicato sul social network non fornisce dettagli («È anche così che si migliora il Servizio sanitario nazionale» si limita a commentare il ministro) ma per la Federazione degli ordini dei medici il provvedimento non farebbe che raccogliere l’auspicio lanciato dalla stessa Fnomceo a Firenze il 26 novembre scorso, nel convegno organizzato al 14° Forum risk management di Firenze per chiamare a raccolta le professioni sanitarie.

«È giunto il momento di lasciarci alle spalle un periodo di conflittualità tra le professioni per affrontare una modalità nuova e costruttiva che trovi nel team, nella sinergia, la maniera più efficace di tutelare il diritto alla salute dei cittadini» commenta in una nota il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli «è necessario assicurare l’integrazione e l’interdipendenza virtuosa dei diversi profili e delle peculiari competenze professionali che concorrono all’ottimale organizzazione dei servizi assistenziali da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio nazionale».

Soddisfazione per l’iniziativa del ministro Speranza anche dalla Fofi. «L’istituzione della Consulta è un passo importante per aprire una nuova fase della governance dell’assistenza sanitaria, che si allontani dalla logica economicista e si basi sulla ricognizione effettiva dei bisogni e delle criticità del Servizio sanitario» osserva in un comunicato il presidente della Federazione, Andrea Mandelli «la Fofi rivolge un plauso al Ministro per la sua politica volta al massimo coinvolgimento di tutti gli attori della tutela della salute, così come era stato richiesto anche nel corso dell’Assemblea nazionale delle professioni sanitarie il 23 febbraio 2019. La Federazione, i farmacisti italiani, offrono fin d’ora la massima collaborazione al Ministro per quella che ci auguriamo sia una stagione di rinascita del nostro Servizio sanitario».

«Ci aspettiamo una Consulta che veda tutti protagonisti e allo stesso modo» osserva infine la presidente della Fnopi (infermieri), Barbara Mangiacavalli «senza professioni di serie A e serie B, con un Ministero e il suo Ministro a garanzia di tutto questo».