Le Case di comunità previste dal Recovery plan saranno il luogo dove verrà fornita «la prima assistenza e la prima risposta di carattere sociale e sanitario, dove ci sarà la presa in carico da parte delle cure primarie. Dove realizzare il primo contatto tra cittadino e Ssn». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’audizione convocata ieri alla Camera dalla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. Alle Case di comunità, ha ricordato, andranno due miliardi del fondo per il Pnrr, cui si aggiunge 1 miliardo di euro per gli ospedali di comunità, che copriranno le cure intermedie e saranno a gestione prevalentemente infermieristica.

«Dei 20 miliardi assegnati al Pnrr» ha continuato il Ministro «quattro li mettiamo sull’assistenza domiciliare, con l’obiettivo di fare della casa il primo luogo di cura». L’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di anziani a livello mondiale, «con le risorse che mettiamo in campo vogliamo diventare il primo Paese in Europa per tasso di over 65 assistiti a casa, con una cifra superiore al 10%».