Hanno imboccato la discesa i lavori del Tavolo del ministero della Salute sulla farmacia dei servizi. A imprimere l’accelerazione la riunione dell’altro ieri del gruppo di lavoro, che deve dettare le linee d’indirizzo cui dovranno attenersi le nove Regioni coinvolte nella sperimentazione varata dalla Legge di Bilancio 2018. Nel corso della seduta, infatti, sono state definitivamente colmate parecchie delle distanze che fin qui avevano diviso il tavolo, cui partecipano Federfarma, Fofi e Assofarm per le farmacie, Fimmg, Simg e Fnomceo per i medici, Fnopi per gli infermieri, Cittadinanzattiva per i malati e Agenas per le Regioni. In particolare, farmacie e medici di famiglia avrebbero trovato la convergenza sui servizi di telemedicina (Ecg, holter cardiaco, holter pressorio) e sulle prestazioni analitiche (spirometria): nell’ambito della sperimentazione, in sintesi, sarà il mmg a prescrivere l’esame e inviare il paziente in farmacia perché lo effettui, ovviamente sulla base di un quesito diagnostico. Se ne ricava, come ha riferito a FPress una delle rappresentanze mediche presenti al tavolo, che se il medico già offre quella prestazione nel proprio studio (magari una medicina di gruppo) allora sarà lui a erogarla, in caso contrario si appoggerà alla farmacia che quindi dovrà organizzarsi per proporre un menù di servizi complementare a quello del medico.
Distanze colmate anche sull’aderenza terapeutica: pure in questo caso la regia rimane al medico di famiglia, al farmacista spetterà segnalare i casi intercettati perché il generalista proceda a ricognizione e riconciliazione terapeutica. Nella loro attività di “sentinella”, le farmacie si serviranno di piattaforme digitali, del dossier farmaceutico o del Fascicolo sanitario elettronico (dove già avviati), che saranno anche lo strumento per comunicare con i curanti.
Spetterà invece alle Regioni definire i criteri per il reclutamento dei pazienti da coinvolgere nella sperimentazione, anche se l’obiettivo comune è quello di coinvolgere il maggior numero di assistiti per dare ampia solidità ai dati della sperimentazione. Inciderà sull’ampiezza del reclutamento la griglia cui sta lavorando Americo Cicchetti, docente di Organizzazione aziendale alla Cattolica di Roma, che definirà per ogni servizio attivabile dalle singole Regioni attività e percorso da erogare nelle farmacie e costi sui quali basare la remunerazione. Questi stessi numeri serviranno poi, a sperimentazione terminata, a valutare il rapporto costi-benefici della farmacia dei servizi, che è l’obiettivo di tutto il progetto.
Con l’accelerazione di giovedì, crescono le probabilità che il Tavolo concluda i lavori nella scadenza prevista cioè fine mese.