Ministero della Salute e Regioni istituiranno già dai prossimi giorni un tavolo permanente dedicato alla governance del farmaco e della spesa farmaceutica, dove verranno anche affrontate le «ricadute rispetto a possibili sforamenti dei tetti di spesa». Lo hanno rivelato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta, citando una lettera giunta ieri dal ministro della Salute, Giulia Grillo. Il testo, in sintesi, accoglie la proposta dei governatori per un coordinamento permanente diretto al governo della spesa. «Il Ministro» hanno commentato i due «ha assicurato che il Tavolo partirà già dalla prossima settimana e si è mostrata disponibile a individuare in maniera condivisa le misure necessarie per il miglioramento dei servizi e il contenimento dei costi. E’ un fatto positivo nel rapporto Governo-Regioni».
L’idea del Ministero, poi, è quella di ricorrere a questo stesso tavolo anche per ospitare la negoziazione tra Governo e Regioni sul nuovo Patto per la Salute, da sottoscrivere entro fine gennaio. Un’ipotesi alla quale Bonaccini e Saitta non dicono no, «ferma restando l’esigenza di identificare e chiarire bene le risorse che saranno effettivamente disponibili per il Servizio sanitario nazionale. Abbiamo già detto al Ministro che la sola conferma del già previsto aumento del Fondo di un miliardo è assolutamente insufficiente a coprire i necessari costi per i contratti di lavoro, i farmaci innovativi, i programmi di prevenzione vaccinali e gli investimenti necessari sul fronte diagnostico e strutturale».
Resta da capire in quale modo i lavori di questo nuovo tavolo si integreranno con quelli dell’altro tavolo sulla governance farmaceutica, istituito a luglio dallo stesso Ministro: ne facevano parte rappresentanti dell’Aifa, dei ministeri delle Finanze e dello Sviluppo economico, funzionari dei governi regionali e quattro esperti selezionati dal Ministro, tra i quali Silvio Garattini e Giovanni Bissoni (ex assessore alla Salute dell’Emilia Romagna). E il suo compito doveva essere quello di «verificare gli atti e i provvedimenti che disciplinano la governance farmaceutica per rilevarne le principali criticità, elaborare soluzioni anche di carattere normativo, indicare proposte innovative sia per i farmaci sia per i dispositivi medici». A più di tre mesi dall’insediamento, non risulta però che il tavolo abbia ancora prodotto qualcosa.