L’incremento del consumo dei generici, anche ai fini del contenimento e del governo della spesa farmaceutica, gode di un posto fisso tra le priorità del ministero della Salute a guida pentastellata. Lo conferma l’intesa sottoscritta ad agosto con il dicastero dello Sviluppo economico che apre ad Aifa e Regioni la banca dati del Mise sulle scadenze dei brevetti depositati dalle aziende farmaceutiche e dei certificati di protezione complementare. «L’esigenza» spiega in una nota il ministero della Salute «è quella di consentire ai tecnici dell’Agenzia e dei servizi farmaceutici regionali l’accesso a questi preziosi dati in maniera organica e tempestiva».
A premere per l’intesa, come precisa il comunicato, è stato il Tavolo tecnico per la governance del farmaco insediato nelle settimane scorse dal ministro Grillo. Nella sua prima seduta, il gruppo di lavoro (formato da esperti e rappresentanti delle Regioni e dei ministeri competenti) ha fatto presente che l’accesso alla banca dati del Mise è indispensabile per procedere a «un periodico aggiornamento del Prontuario farmaceutico». I generici, infatti, possono essere classificati in regime di rimborsabilità soltanto alla scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare.
«È di tutta evidenza» conclude il Ministro «che la possibilità di poter finalmente acquisire in tempi rapidi i dati in questione assume un rilievo e un impatto strategico ai fini della classificazione dei medicinali a carico del Ssn. Ringrazio per questo il Mise (guidato da Luigi Di Maio, ndr) che ha colmato una storica lacuna informativa, consentendoci a questo punto di procedere con maggiori certezze e con il quadro preciso della situazione». Torna alla mente la delibera con cui a luglio la Regione Toscana aveva assegnato alle Asl obiettivi di risparmio sulla spesa convenzionata per circa 20 milioni di euro, pari alle riduzioni di prezzo attese dalle genericazioni in cui sono incorse negli ultimi 12 mesi nove diverse molecole.