Il secondo booster con vaccino covid tipo mrna negli over 60 ha protetto dalle conseguenze gravi del virus provocato dalla variante BA.5, e l’effetto è durato almeno per almeno quattro mesi. Lo afferma uno studio coordinato dall’Istituto superiore di sanità pubblicato dalla rivista Lancet Infectious Diseases, che ha analizzato gli effetti del booster bivalente più usato attualmente, quello con il virus originale e la proteina spike delle varianti BA.4 e BA.5. La rivista ha anche dedicato un editoriale allo studio.
L’efficacia vaccinale è stata stimata a partire dai dati del registro italiano e della sorveglianza sul Sars-CoV-2 tra il settembre 2022 e il gennaio 2023, per un totale di oltre due milioni di persone sopra i 60 anni analizzate, tutte che avevano ricevuto il primo booster da almeno 120 giorni. In generale, nei 118 giorni successivi alla somministrazione, l’efficacia contro la malattia grave del secondo booster è risultata del 50,6% per il booster bivalente con BA4-5, del 49,3% per il bivalente con BA.1 e del 26,9% per il monovalente. In tutti e tre i casi si è visto un declino nel tempo dell’efficacia, che per quanto riguarda il vaccino con BA4-5 è passata dal 60,7% dopo 14 giorni dalla somministrazione al 34,7% dopo quattro mesi. «Non si osservano» spiegano gli autori «differenze significative di efficacia del booster bivalente tra gli individui tra 60 e 79 anni e quelli sopra gli 80”.