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Superticket, dopo la Lombardia interventi anche in Emilia R. e Abruzzo

4 Luglio 2018

Dopo la Lombardia, anche Emilia Romagna e Abruzzo intervengono sul cosiddetto superticket, la compartecipazione su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna) introdotta nel 2011. In Emilia Romagna, una delibera approvata ieri dalla giunta cancella dal primo gennaio 2019 il superticket per tutti gli assistiti con reddito annuo inferiore ai 100mila euro. Si tratta, come spiega la Regione in una nota, di un intervento che vale quasi 33 milioni di euro e interessa circa 900mila cittadini. “Siamo particolarmente orgogliosi» ha commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini «è una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie dell’Emilia-Romagna, riducendo i costi per l’acquisto di farmaci e l’accesso a prestazioni sanitarie».

Intervento analogo in Abruzzo, dove una delibera di giunta proposta dell’assessore alla Sanità, Silvio Poalucci, ha approvato l’abrogazione del ticket per gli assistiti con reddito familiare inferiore o uguale a 8.263,31 euro e la riduzione a 5 euro per i cittadini con reddito familiare da 8.263,31 a 30mila euro. Il provvedimento, in vigore dal primo luglio, si protrarrà fino al 31 dicembre, con eventuali «modulazioni ed estensioni» da definire dopo l’approvazione del decreto sul mandato commissariale da parte del ministro della Salute di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. L’entrata in vigore della delibera è anche subordinata alla certificazione di equivalenza dai Ministeri prevista dalla normativa nazionale. «E’ una delibera che riguarderà circa il 50% della popolazione abruzzese» ha detto ancora Poalucci «circa il 14% delle ricette vedrà azzerato il superticket mentre un altro 40% beneficerà del dimezzamento. Si tratta di un provvedimento a favore delle fasce più deboli per favorire l’accesso alle cure».

Anche in Lombardia, infine, è in vigore dal primo luglio la delibera approvata ad aprile dalla Regione che dimezza da 30 a 15 euro la soglia massima del superticket. «Un milione e mezzo di lombardi potranno usufruire del provvedimento» ricorda l’assessore al Welfare, Giulio Gallera «che nasce per venire incontro a chi è costretto a sottoporsi a esami diagnostici per accertare la presenza o il controllo di gravi patologie o per importanti attività di prevenzione. Questi cittadini si aggiungono a quel 62% di 7,7 milioni di assistiti lombardi che sono già totalmente esenti dal pagamento del ticket. Queste persone usufruiscono del 70% delle prescrizioni di specialistica e del 74% del valore economico delle prestazioni erogate».