Oltre alle categorie a rischio come gli immunocompromessi, la terza dose andrebbe garantita anche ai sanitari che sono stati tra i primi a essere vaccinati contro covid. Lo afferma all’Agenzia Dire il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi: «Ora sono loro i soggetti che più rischiano» è il ragionamento «perché in questi mesi la loro risposta anticorpale si è abbassata molto. Bisogna evitare che questi colleghi diventino positivi e che si ammalino, soprattutto in questo momento, perché stiamo per entrare in una nuova stagione e non sappiamo come andrà».
È quindi importante, prosegue Magi, che medici e operatori sanitari rimangano in servizio ed evitino infezioni e quarantene, perché il rischio è quello di chiudere interi reparti proprio per mancanza di personale medico. Per la vaccinazione occorre il via libera del Comitato tecnico-scientifico, dunque l’auspicio del medico è che «venga dato a breve».
Intanto il giro di vite sui green pass sembra avere dato effetti: «Pare ci sia stato un aumento di circa il 30% delle prenotazioni per la somministrazione» conferma Magi «anche se preferirei che le persone si vaccinino per convinzione, non per decreto». In ogni caso, «il green pass dovrebbe essere inteso come un atto di responsabilità per superare la crisi, per lasciare una nazione aperta e anche per cercare di non affogare la sanità, in maniera tale che possa occuparsi non solo dei malati di covid ma anche degli altri pazienti, che sono tanti e hanno bisogno di servizi sanitari disponibili».