Per rendere il Ssn più forte bisogna continuare a investire e incrementare le risorse, «ma c’è anche bisogno che si superi il modello vigente dei tetti di spesa chiusi». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’intervento con cui ha aperto la prima riunione della Consulta permanente delle professioni sanitarie e sociosanitarie, istituita la settimana scorsa con un decreto firmato dallo stesso Speranza.
Tante, ha detto il Ministro, le questioni che saranno affrontate dal nuovo organismo consultivo, costituito dai presidenti delle Federazioni di medici, veterinari, farmacisti, infermieri, ostetriche, biologi, chimici, fisici e via a seguire: programmazione della spesa, rapporto con il territorio, riforma del modello di formazione continua dei medici, sanità digitale. «C’è grande disponibilità da parte di tutti a dare una mano per costruire una riforma del Servizio sanitario nazionale» ha osservato ancora Speranza «e c’è piena condivisione e sintonia sull’obiettivo di fondo, che è quello di rendere il Ssn più forte».
L’accenno del Ministro ai tetti di spesa – quelli della farmaceutica, ovviamente – fa capire che il tema rimane tra le priorità della sua agenda. Un impegno in tal senso, d’altronde, Speranza lo aveva assunto con Farmindustria e Assogenerici subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio: «L’industria farmaceutica segnala da tempo forti distorsioni nei tetti della farmaceutica» aveva detto in un’intervista al Sole 24 Ore «questo modello va radicalmente ripensato. Dobbiamo riequilibrare i due tetti nel più breve tempo possibile, va trovato il veicolo normativo giusto e ci sto lavorando. E va ripensato il sistema del payback, che come è oggi a me appare surreale». Potrebbero esserci novità già a breve, ora che all’Aifa la casella della direzione generale non è più vuota.