Si fa sempre più probabile una moratoria del governo sulla disposizione della Legge di Bilancio che impone dal primo gennaio la tracciabilità dei pagamenti per la detraibilità delle spese sanitarie. La notizia rimbalza da ieri qui quotidiani economici e sui siti del settore tributario: il rinvio troverebbe posto nel ddl di conversione del decreto Milleproroghe, attualmente all’esame delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera, e salverebbe tutti quei contribuenti che – nei primi giorni di applicazione della nuova norma – hanno continuato a pagare in contati.
Come riferisce un articolo di QuiFinanza, in particolare, il governo si appresterebbe a ritoccare la disposizione in modo da concedere una moratoria di 90 giorni a partire dall’inizio di gennaio, allo scopo di salvare la detraibilità delle spese saldate in contanti dal beneficiario della prestazione sanitaria.
Questa, d’altronde, era la richiesta che nei giorni scorsi avevano rivolto al governo diverse associazioni di categoria e centri di assistenza fiscale, ma per il quotidiano l’intervento del governoriane al momento ancora una possibilità. Contro la moratoria, infatti, c’è la perdita di gettito che l’emendamento comporterebbe, un’eventualità che potrebbe convincere il Tesoro a negare il proprio assenso.