Ripristinare il pagamento in contanti su tutte le spese sanitarie portate in detrazione. E’ quanto chiede l’emendamento dal dl Milleproroghe presentato alle commissioni riunite Affari costituzionali e bilancio della Camera dal deputato di Forza Italia Raffaele Nevi. La proposta, che va ad aggiungersi a quella firmata dalla leghista Rossana Boldi, deve ancora superare il vaglio di ammissibilità (l’esame è previsto per oggi, da lunedì invece la discussione nelle commissioni) ma intanto l’emendamento ha già ricevuto “l’endorsement” dell’Associazione italiana odontoiatri (Aio).
«E’ giusto, in chiave anti-evasione, imporre la tracciabilità dei documenti» spiega il presidente dell’Aio Fausto Fiorile «meno giusto ridurre la possibilità di detrarre il 19% delle spese sanitarie mentre milioni di italiani trovano il Servizio sanitario nazionale meno accessibile». Per l’Aio, in sostanza, imporre l’uso delle carte di debito e credito do di altre modalità tracciate (come bonifici o assegni) taglierebbe fuori un’ampia platea di contribuenti, soprattutto anziani, poco avvezzi a questo genere di pagamenti. «In un comparto della sanità come quello odontoiatrico, dove oltre il 95% delle spese per le cure è sostenuto direttamente dai cittadini» conclude Fiorile «la percentuale di detraibilità per le prestazioni dal dentista andrebbe aumentata. Lo diciamo da tempo. E’ paradossale, invece, che gli ultimi provvedimenti di legge vadano anacronisticamente proprio in direzione opposta».