Non è bastato l’impegno delle farmacie, alla loro prima campagna di somministrazione del vaccino antinfluenzale, perché la stagione 2021-2022 confermasse il trend degli anni precedenti: tra gli over 65, il tasso di copertura si ferma al 58,1%, sette punti in meno rispetto al 65,3% della stagione precedente. Lo dice la sesta edizione del Rapporto Istat sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’indagine che annualmente monitora i progressi del Paese rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile
Tra gli indicatori che misurano gli avanzamenti in materia di salute e prevenzione ci sono i tassi di copertura delle vaccinazioni incluse nel Programma nazionale, tra i quali l’antinfluenzale per gli over 65. «Nella stagione invernale 2020/2021» scrive l’Istat «periodo in cui il covid-19 era ancora molto diffuso e le campagne di informazione e educazione della popolazione in merito alle vaccinazioni molto attive, la copertura vaccinale antinfluenzale era sensibilmente aumentata rispetto ai periodi precedenti, arrivando al 23,7% nella popolazione nel suo insieme, e al 65,3% tra gli anziani (65 anni e oltre), ancora lontana, tuttavia, dal valore soglia raccomandato dall’Oms (75%). Nella stagione invernale 2021/2022, la percentuale di anziani che si sono vaccinati contro l’influenza è scesa al 58,1%, mantenendosi però su livelli superiori al periodo precedente la pandemia. Le regioni dove la copertura vaccinale per gli over 64 supera il 65% sono l’Umbria (68,8%), la Basilicata (68,5%) e l’Emilia Romagna (65,1%). Al di sotto del 50% della popolazione anziana vaccinata la Valle d’Aosta (49,3%), la Provincia Autonoma di Trento (46,5%), la Sardegna (41,2%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (36,1%)».
La stagione 2021-2022 è quella che per la prima volta ha visto la partecipazione delle farmacie del territorio come punti di somministrazione dei vaccini antiflu, come già era accaduto in precedenza per i vaccini covid. Purtroppo non ci sono dati che a livello nazionale quantifichino le somministrazioni effettuate dalle farmacie nell’ambito della campagna vaccinale (solo qualche regione li fornisce, come la Lombardia), dunque non è possibile misurare il contributo dei presidi dalla croce verde. Stride il confronto con altri Paesi come l’Inghilterra, dove questi dati non soltanto vengono forniti ma arrivano anche con tempestività molto maggiore: soltanto ieri, FPress ha riferito i dati sulle vaccinazioni antinfluenzali effettuate dalle farmacie inglesi per la campagna 2022-2023: oltre cinque milioni, il numero più alto mai raggiunto da quando i farmacisti sono stati autorizzati a inoculare (2015).