Le farmacie devono ancora essere coinvolte nella vaccinazione antinfluenzale e la tentazione è di dire che si vede. Perché nell’ultima stagione, 2021-2022, il tasso di somministrazioni è tornato a calare dopo il picco dell’autunno-inverno precedente alimentato dalla paura della pandemia. Lo dicono i dati del ministero della Salute sulla copertura vaccinale aggiornati all’ultima stagione: nel 2021-2022 i vaccinati rappresentano il 20,5% della popolazione, gli anziani il 58,1% (sul totale della fascia d’età); l’anno precedente i due tassi arrivavano invece al 23,7 e al 65,3% rispettivamente.

Nonostante l’inversione di tendenza, i valori rimangono al di sopra dei livelli di copertura che si registravano prima della pandemia, ma il passo indietro rimane consistente. A livello regionale, l’arretramento è generalizzato tranne che in Abruzzo e Basilicata, dove invece si osserva un incremento (da 17,9 a 21,2% e da 19 a 22,4% nella copertura totale). In Lombardia la contrazione è contenuta (da 19,4 a 18,5%), in Sardegna, Marche, Toscana e Liguria supera i cinque punti percentuali.