Anche biologi, ostetriche e tecnici sanitari potranno prestare la propria opera e integrare i team di vaccinatori che operano nei centri e nei punti di somministrazione distribuiti sul territorio. E’ quanto prevedono i tre protocolli sottoscritti ieri da Governo e Regioni con i rispettivi ordini professionali. «In questo modo» ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga «si allarga la platea dei vaccinatori».
I biologi, in particolare, potranno inoculare nei laboratori di analisi aderenti alla campagna vaccinale, previa anamnesi da parte di un medico; le ostetriche e i tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, potranno vaccinare nelle sedi di somministrazione individuate dalle Regioni e dalle Province autonome dopo aver frequentato il corso dell’istituto superiore di sanità. Nei protocolli è previsto l’impegno del Governo allo stanziamento delle risorse per la remunerazione dell’attività.