A meno di imprevisti dell’ultimo minuto, l’emendamento alla Manovra che dà luce verde alle vaccinazioni in farmacia ha la strada spianata e completerà senza sorprese l’iter parlamentare. Lo assicura Marcello Gemmato, deputato FdI e segretario della commissione Affari sociali della Camera, che di quell’emendamento ha scritto la versione originale poi rivista di concerto con il ministero della Salute e approvata l’altro ieri dalla commissione Bilancio.
Gemmato, ieri in una nota la Fnomceo ha rinnovato tutti i suoi dubbi sulla vaccinazione in farmacia. Quanto è forte il rischio che nell’iter a venire venga teso un “agguato” all’emendamento?
Direi che ormai la disposizione ha davanti a sé strada in discesa. Non dimentichiamo che si tratta di un emendamento proposto dal Governo, che in occasione del voto in aula porrà la fiducia tanto alla Camera quanto al Senato. A meno di una crisi, quindi, il testo andrà fino in fondo.
Molti farmacisti, alla lettura dell’ultima versione dell’emendamento, si sono chiesti se nel «personale sanitario opportunamente formato» che può vaccinare in farmacia ci sono anche loro…
L’emendamento è frutto di una mediazione tra maggioranza e opposizione che nasce dall’esigenza di fare in modo che la somministrazione dei vaccini covid raggiunga il maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile. Il primo obiettivo, quindi, è quello di mettere la rete delle farmacie a disposizione del Ssn perché la campagna vaccinale sia ancora più massiccia e diffusa. Quanto ai farmacisti, il decreto attuativo del Ministero rimanderà a un tavolo dedicato la definizione delle buone pratiche.
Prima il decreto, poi una concertazione che, visto il tema, investirà certamente l’università: c’è il rischio che la cosa prenderà il suo tempo…
L’emendamento fissa un orizzonte. Come ho detto, la prima preoccupazione – condivisa da tutti – era quella di coinvolgere la rete delle farmacie per dare massima capillarità alla vaccinazione senza perdere in sicurezza. In molti Paesi nostri vicini accade lo stesso già da molto tempo, non c’è alcuna ragione sostenibile perché l’Italia non possa fare altrettanto.
E la remunerazione per il servizio? L’emendamento non ne fa cenno, sarà tutto rimandato alla contrattazione con le singole Regioni?
Il tema verrà affrontato, a fare da parametro di riferimento sarà la retribuzione riconosciuta ai vaccinatori.