Nella campagna vaccinale contro covid saranno coinvolte «anche le nostre farmacie, che potranno mettere a disposizione spazi e professionalità per rafforzare la nostra offerta vaccinale». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’intervento con cui ieri ha illustrato alle Camere i contenuti del Dpcm approvato ieri sera dal Governo, che proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile, e ha fatto il punto sulla somministrazione del vaccino Comirnaty. «L’Italia è pronta a mettere in campo una squadra molto larga e forte» ha spiegato Speranza «con il prossimo ingresso di oltre 40 mila medici di medicina generale, circa 7.500 pediatri di libera scelta e i potenziali 15 mila professionisti reclutati con il bando del commissario straordinario (più le farmacie di cui s’è già detto, ndr».
Quanto agli obiettivi della campagna, ha ribadito il Ministro, «la priorità è quella di vaccinare il personale sanitario, le Rsa e le persone dagli ottant’anni in su, in totale 6 milioni di persone. Al termine di questa prima fase avremo raggiunto tre obiettivi molto importanti: mettere in sicurezza il nostro personale sanitario, che ha pagato un prezzo altissimo anche in termini di vite umane e che è la nostra prima linea di battaglia; mettere in sicurezza i nostri ospedali e le nostre Rsa; difendere i nostri anziani, che sono stati quelli più duramente colpiti in termini di vite umane».
Quanto alle forniture di vaccini, ha detto ancora Speranza, «riceviamo da Pfizer 470 mila dosi a settimana e da Moderna (l’azienda produttrice del vaccino approvato dall’Ema nei giorni scorsi, ndr) 1,3 milioni di dosi in tutto il primo trimestre». Il vaccino di AstraZeneca potrebbe avere il via libera dell’Ema il 29 gennaio «e sempre nel primo trimestre è attesa l’autorizzazione per il vaccino di Johnson & Johnson».
Intanto le prime 47mila dosi di Moderna sarebbero già in via di consegna ai centri vaccinali. Poste Italiane consegna alle Regioni i vaccini Moderna. Lo riferisce una nota della Conferenza delle Regioni, secondo la quale i primi lotti sarebbero partiti l’altro ieri dall’Istituto Superiore di Sanità verso Sicilia, Valle d’Aosta, Campania, Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Veneto. A differenza del vaccino Pfizer, i flaconi di Moderna possono essere conservati dopo lo scongelamento (ma prima di essere aperti) a una temperatura di 2-8 gradi fino a un massimo di 30 giorni. La consegna ai centri regionali è stata affidata a corrieri di Poste Italiane-Sda, provvisti di furgoni attrezzati con celle frigorifere.