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Vaccinazioni, dai dati del Ministero coperture in netto miglioramento

25 Aprile 2018

Sembra funzionare la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. Lo dicono i dati (aggiornati al 31 dicembre 2017) che il ministero della Salute ha fornito ieri in concomitanza con la Settimana europea delle vaccinazioni, in calendario dal 23 al 29 aprile: le coperture vaccinali contro le principali malattie infettive dell’età pediatrica e dell’adolescenza sono in netto miglioramento, a livello nazionale così come in diverse regioni. Qualche esempio? La copertura nazionale a 24 mesi della polio raggiunge il 94,54% con un incremento dell’1,21% rispetto al 2016. Ancora più marcato l’aumento della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che cresce del 4,42% e arriva al 91,68%.

«Il trend positivo» prosegue il Ministero «è confermato anche dalle coperture vaccinali a 36 mesi», che consentono di determinare la quota di bambini inadempienti alla rilevazione vaccinale dell’anno precedente e poi recuperati: nei nati del 2014, in particolare, la copertura vaccinale anti-polio a 36 mesi arriva al 95,05%, +1,72% rispetto al 93,33% rilevato l’anno prima a 24 mesi. Nel caso del morbillo, poi, la crescita è addirittura del 5,12% (87,26% a 92,38%). «Anche le altre vaccinazioni obbligatorie superano il 95%» scrive il Ministero «con l’eccezione, se pur per pochi punti decimali, di anti-epatite B e anti-Haemophilus influenzae tipo b».

Per quanto riguarda le vaccinazioni in età pre-scolare, generalmente somministrate a 5-6 anni, si registra un +2,94% per la quarta dose di anti-polio (85,7% nel 2016 vs 88,68% nel 2017) e un +3,57% per la seconda dose (ciclo completo) di anti-morbillo (82,24% nel 2016 vs 85,80% nel 2017). In netto miglioramento, infine, anche le coperture per le vaccinazioni effettuate nell’adolescenza: l’anti-difterica (quinta dose) aumenta nei sedicenni del 4,43% e nei diciottenni del 3,73%, l’antimorbillo (seconda dose) del 4,98% e del 6,05% rispettivamente.

«È necessario proseguire l’impegno, in termini di miglioramento dell’offerta e dell’accesso ai servizi» è la valutazione del Ministero «ma va anche rafforzata la capacità di rispondere alle istanze dei cittadini per dissolvere i dubbi sulla efficacia e sicurezza dei vaccini e sull’utilità ed opportunità delle vaccinazioni, anche nei confronti di malattie solo apparentemente scomparse».