Dovrebbe allungarsi a partire da fine mese l’elenco (per ora ristretto a Liguria e Val d’Aosta) delle Regioni dove si vaccina in farmacia contro covid. Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza Covid, generale Figliuolo, in un’intervista al quotidiano La Stampa: da giugno medici di famiglia e farmacisti del territorio si aggiungeranno alla campagna vaccinale, che così potrà superare l’obiettivo minimo delle 500mila somministrazioni al giorno e puntare al doppio.
I preparativi, in particolare, sarebbero a buon punto nel Lazio, dove ieri c’è stato un incontro tra assessorato alla Salute e medici di famiglia. Al termine, la parte pubblica ha annunciato che i generalisti cominceranno a ricevere i vaccini (Pfizer) dal 17 maggio, le farmacie invece cominceranno a somministrare dal 24 (J&J) ma gli assistiti potranno iniziare a prenotare dal 20, attraverso la piattaforma Recup.
Anche in Emilia Romagna si starebbero riscaldando i motori. Ieri, come riporta la stampa locale, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha annunciato che le farmacie cominceranno a essere coinvolte dall’inizio di giugno, ma ha anche promesso un cospicuo rafforzamento della rete territoriale degli hub vaccinali: ce ne sarà uno per provincia con capacità di almeno 500 somministrazioni al giorno, ha detto, ma al mondo delle imprese l’anticipazione non è piaciuta del tutto. Così, è il timore, non ci saranno dosi per le aziende che vorranno vaccinare i dipendenti per conto proprio.
Anche le farmacie lombarde stanno soltanto aspettando il via libera della Regione. Lo ha detto ieri la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, al quotidiano online Fanpage.it: «Stiamo ultimando i protocolli operativi» ha spiegato «l’accordo con la Regione c’è già, aspettiamo solo che arrivino i vaccini», ossia il Johson&Johnson monodose.