Tutti i vaccini antinfluenzali potranno essere prescritti con semplice ricetta ripetibile (rr), a prescindere dal canale di fornitura. E’ quanto stabilisce la determinazione 792/2021 del direttore generale dell’Aifa, approvata la settimana scorsa in seguito alle indicazioni provenienti dalla Commissione tecnico-scietifica dell’Agenzia. L’obiettivo, come spiega una nota, è quello di «uniformare il regime di fornitura» per consentire «l’eventuale utilizzo di tutte le confezioni anche in ambienti diversi dall’ospedale e strutture assimilabili».
A tale scopo, la determinazione obbliga le aziende titolari di Aic a modificare «l’etichettatura delle confezioni autorizzate all’immissione in commercio per la campagna antinfluenzale 2021/2022», oppure entro la campagna successiva qualora sulle confezioni sia stato già stampato il precedente regime di fornitura (rrl/osp) e siano già disponibili i bollini per la tracciatura.
La sensazione è che il provvedimento punti a semplificare la prescrizione dei vaccini antiflu in regime privato: di solito, l’assistito che non ha diritto alla gratuità ma vuole comunque proteggersi dall’influenza si faceva fare una ricetta bianca (rr) dal suo medico e poi andava a comprare il vaccino in farmacia, che si approvvigionava dall’industria tramite grossista. L’anno scorso, come noto, le cosa sono andate diversamente: le Regioni si sono assicurate tutte le scorte disponibili e così le poche confezioni che le farmacie hanno potuto dispensare in regime privato sono arrivate dal canale dpc.
L’anomalia ha fatto storcere la bocca a molti: sulle scatole c’era la targatura da distribuzione diretta, i pazienti che hanno acquistato i vaccini però erano provvisti di ricetta bianca. La disposizione dell’Aifa, dunque, sembra fatta apposta per rimettere un po’ di ordine nelle regole, ma lancia anche intuire che nella prossima stagione si potrebbe replicare il copione andato in scena lo scorso anno: tutti i vaccini disponibili per il mercato italiano acquistati dalle Regioni e farmacie rifornite in dpc per la domanda privata.
Invitano alle stesse ipotesi i tavoli che in alcune Regioni (poche) si sono già aperti tra i servizi farmaceutici degli assessorati alla Salute e le sigle della filiera farmaceutica. L’obiettivo è quello di iniziare a ragionare sulle soluzioni da mettere in campo da quest’autunno per agevolare il lavoro dei distributori, quando alla fornitura dei vaccini covid si aggiungerà quella degli antinfluenzali; i grossisti hanno fatto capire che sarà difficile gestire canali distributivi differenti, le Regioni sarebbero tutt’altro che dispiaciute se anche quest’anno i vaccini antiflu dovessero essere interamente distribuiti da Asl e ospedali.