Continua a calare il tasso delle segnalazioni per eventi avversi sospetti correlabili ai vaccini covid: dal 27 dicembre al 26 agosto, dice l’ultimo report dell’Aifa, sono pervenute 91.360 segnalazioni su un totale di 76.509.846 dosi somministrate, per un tasso di 119 casi ogni 100mila dosi; nel periodo 27 dicembre-26 maggio, invece, la media risultante era di 204 segnalazioni ogni 100mila dosi, ad aprile 309.
Dei 91.360 episodi osservati al 26 agosto, dice ancora l’Aifa, l’86,1% è riferito a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi corrispondono al 13,8% del totale, con un tasso di 13 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Nella maggior parte dei casi, l’80% circa, la reazione si è verificata nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno seguente, più raramente oltre le 48 ore successive.
Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna (71%), seguito da Vaxzevria (16%), Spikevax (11%) e Janssen (2%). In linea con i precedenti rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni (Comirnaty 67%, Vaxzevria 24%, Spikevax 8%, COVID-19 vaccino Janssen 1%). Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.
Per quanto concerne le vaccinazioni eterologhe a persone al di sotto di 60 anni che avevano ricevuto Vaxzevria come prima dose, sono pervenute 248 segnalazioni, su un totale di 604.865 somministrazioni (la seconda dose ha riguardato nel 76% dei casi Comirnaty e nel 24% Spikevax), con un tasso di segnalazione di 41 ogni 100.000 dosi somministrate. Nella fascia di età compresa fra 12 e 19 anni, alla data del 26 agosto sono pervenute 838 segnalazioni di sospetto evento avverso su un totale di 3.798.938 dosi somministrate, con un tasso di segnalazione di 22 eventi avversi ogni 100mila dosi. La distribuzione per tipologia degli eventi avversi non è sostanzialmente diversa da quella osservata per tutte le altre classi di età.