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Vaccini, Egualia: la produzione in nuovi impianti non si improvvisa

25 Febbraio 2021

Siamo tutti consapevoli dell’urgenza di disporre di forniture massicce di vaccini per la profilassi della popolazione, ma sia chiaro a tutti che «la loro produzione non si può improvvisare». E’ la riflessione con cui Enrique Häusermann, presidente Egualia (ex Assogenerici) interviene nel dibattito tra politica ed esperti sulla possibilità di produrre in Italia i vaccini contro covid. «Due settimane fa» spiega Häusermann «la Commissione europea ha aperto un dialogo con l’industria farmaceutica per verificare se ci sono aziende disponibili a supportare la produzione di vaccini covid».

In particolare, l’Ue ha valutato la reperibilità non solo di impianti idonei, ma anche di tutto ciò che serve alla produzione (materie prime, fiale, siringhe preriempite eccetera). «Le nostre aziende dotate linee di produzione sterili» prosegue Häusermann «potrebbero giocare un ruolo nella fase di formulazione, riempimento e conclusione del processo. Ma tutto dipende dalla scelta delle fasi produttive sulle quali si deciderà di concentrarsi, con quali volumi e in che tempi. Abbiamo un dialogo costante con Farmindustria e condividiamo lo spirito delle recenti posizioni espresse sul tema. Auspichiamo che nella filiera possa aprirsi una riflessione ampia per il medio/lungo termine, contemplando gli investimenti necessari per rispondere alle urgenze imposte dalla pandemia. E’ uno sforzo cui tutta l’industria del farmaco è chiamata per fare la sua parte: noi abbiamo individuato delle potenziali aree di supporto della nostra industria a questo sforzo e siamo pronti ad approfondire i dettagli, evidentemente non dimenticando i tempi tecnici necessari e gli investimenti da sostenere».

Ieri, intanto, il Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo «a valutare le condizioni per promuovere ogni iniziativa funzionale ad avviare la produzione di vaccini sul territorio italiano», così come «ad adoperarsi in seno all’Unione europea affinché l’Organizzazione mondiale per il commercio deroghi per i vaccini anti-covid al regime ordinario dell’Accordo Trips sui brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale per garantirne l’accesso gratuito e universale».