Le prime dosi del vaccino di AstraZeneca contro il covid potrebbero diventare disponibili già dalla fine del 2020, sempre che la sperimentazione in corso ne confermi la sicurezza. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’intervento con cui l’altro ieri ha aggiornato Camera e Senato sull’evoluzione della pandemia. Per assicurarsi il vaccino, come riferito mercoledì da FPress, la Commissione Ue aveva sottoscritto a fine agosto con l’azienda un contratto di acquisto per 300 milioni di dosi, più un’opzione per altre cento. «L’accordo» ha ricordato Speranza «discende dall’intesa tra AstraZeneca e Italia, Germania, Francia e Olanda. E’ quindi giusto continuare a investire con tutte le energie, anche perché in questo vaccino c’è un pezzo d’Italia a fare da protagonista: il vettore virale viene prodotto dall’Irbm di Pomezia, l’infialamento sarà assicurato dalla Catalent di Anagni».
Intanto, ha detto ancora il Ministro, il vista dell’avvio dell’anno scolastico verranno messi gratuitamente a disposizione degli studenti 11 milioni di mascherine chirurgiche. A reperirle e distribuire il commissario straordinario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri, al quale Speranza ha rivolto un ringraziamento «per il prezioso lavoro svolto». Un grazie dal Ministro anche «a tutti i medici di medicina generale, che stanno dando una mano» nella somministrazione dei test sierologici agli insegnanti e all’intero personale scolastico.
Infine, come già anticipato ieri, Speranza ha auspicato una «forte» campagna vaccinale per la stagione 2020-2021, tenuto conto che «tutte le Regioni hanno fortemente irrobustito la loro offerta» e che martedì «si è aperto un tavolo con i farmacisti italiani».