In diverse Regioni comincia da lunedì la somministrazione delle dosi di richiamo per i vaccinati del V-Day del 27 dicembre scorso. E’ quanto riferisce una nota dell’Ansa che cita come fonte i coordinamenti locali della campagna. Secondo la stessa agenzia di stampa, in alcune regioni sarebbero «in esaurimento» le dosi del vaccino Pfizer a disposizione degli ospedali, sia per le prime somministrazioni sia per i richiami. Per alcuni di questi ultimi, si sta già utilizzando la riserva del 30% e – riferiscono alcuni medici – se sarà necessario si utilizzeranno anche i primi lotti già consegnati del vaccino Moderna, compatibili con Comirnaty.
Intanto sta generando polemiche crescenti l’annuncio di Pfizer di una riduzione delle consegne per le tre-quattro settimane a venire. Secondo l’azienda lo stop sarebbe dovuto a interventi nello stabilimento di Puurs, in Belgio, diretti ad aumentarne le capacità produttive da metà febbraio. L’annuncio, che l’azienda ha comunicato ieri alla Commissione Ue e questa l’ha ritrasmesso ai Paesi membri, ha suscitato stupore in molte capitali: Parigi e Roma hanno minacciato cause legali, Berlino sta valutando le ripercussioni sulle sue forniture. E la Commissione Ue ha scritto alla Pfizer per richiamarla ai doveri contrattuali e per ricordare che «i contratti paralleli a quello con l’Ue sono vietati». Tradotto, Pfizer non provi a dirottare parte delle forniture a Paesi extracomunitari che sono disposti a pagare di più.