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Vaccino Janssen, nota informativa importante concordata con Aifa ed Ema

28 Aprile 2021

Anche se non sono stati identificati fattori di rischio specifici, è da considerare «plausibile» un ruolo causale del vaccino Janssen in alcuni episodi molto rari di trombosi e trombocitopenia, combinate e accompagnate talvolta da sanguinamento, successivi alla vaccinazione. E’ quanto riporta la Nota informativa importante diffusa l’altro ieri da Janssen-Cilag International NV in accordo con Aifa ed Ema.

In sintesi, la comunicazione ripropone le evidenze provenienti dalle verifiche condotte sul vaccino dall’Agenzia europea per i medicinali: i casi presi in esame «si sono verificati entro le prime tre settimane successive alla vaccinazione e prevalentemente in donne di età inferiore ai 60 anni; gli operatori sanitari «devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia» negli assistiti che hanno ricevuto il vaccino e questi ultimi «devono essere istruiti perché consultino immediatamente un medico» se sviluppano tali sintomi.

In particolare, rappresentano un segnale di allarme il respiro affannoso, il dolore toracico, il gonfiore alle gambe o il dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, deve consultare immediatamente un medico chiunque manifesti sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione, oppure chi manifesti ecchimosi (petecchie) in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni.

«La trombosi in combinazione con la trombocitopenia richiede una gestione clinica specializzata. Gli operatori sanitari devono consultare le linee guida applicabili e/o consultare degli specialisti (ematologi, specialisti nella coagulazione) per diagnosticare e trattare la condizione.