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J&J, Zaia: chiarimenti su limiti under 60 «altrimenti non lo usiamo»

3 Giugno 2021

Se non arriverà un chiarimento definito sull’uso dei vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson nella popolazione sotto i 60 anni, il Veneto non li somministrerà più. Lo ha detto ieri alla stampa il presidente della Regione, Luca Zaia, durante il consueto incontro settimanale nella sede della Protezione civile di Marghera. «Completate le seconde dosi e le richieste degli over 60» ha spiegato «per noi i due vaccini diventano un problema, perché finiscono per pesare sul magazzino e abbassarci la percentuale di dosi utilizzate sul fornito». Di qui la richiesta di Zaia perché il Governo e la Cts chiariscano una volta per tutte le “regole d’ingaggio”: se non arriva una disposizione che autorizza all’uso dei due vaccini con adenovirus anche negli under 60, «per noi non si useranno più».

L’occasione è stata utile anche per fare il punto sulle forniture: «Ieri abbiamo chiuso con quasi 31 mila vaccinazioni» ha continuato Zaia «a metà settimana sono arrivate 256 mila dosi di Pfizer e in magazzino abbiamo 62 mila AstraZeneca, 58 mila J&J e 26 mila Moderna. Ma rispetto alla programmazione, noi abbiamo avuto il 30% di dosi in meno».

Neanche in Campania i conti sembrerebbero tornare: «Nonostante le 300mila dosi di Pfizer arrivate l’altro ieri» è il quadro fornito dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca «non siamo ancora a regime e non abbiamo ricevuto i mancanti dei mesi scorsi. Il dato di ieri dice che siamo sotto ancora di 34mila dosi sotto, vediamo se oggi recuperiamo». Per De Luca, c’è in gioco «la sfida sul futuro», ossia la vaccinazione delle fasce d’età più giovani, che in Campania rappresentano la percentuale maggiore di residenti rispetto alle altre regioni.