Nei pazienti maschi il trattamento con valproato va «avviato e supervisionato da uno specialista esperto nel trattamento dell’epilessia o del disturbo bipolare» È la raccomandazione contenuta nella nota informativa importante con cui l’Aifa ha recepito le indicazioni emanate nelle scorse settimane dall’Ema riguardo al rischio di disturbi del neurosviluppo nei bambini nati da uomini trattati con il farmaco.

La segnalazione, ricorda l’Agenzia del farmaco, discende da «uno studio osservazionale retrospettivo condotto in tre paesi del nord Europa», ma a causa dei suoi limiti «il rischio risulta possibile ma non confermato». In ogni caso, continua la nota, «i prescrittori devono informare i pazienti di sesso maschile del rischio potenziale e discutere con loro la necessità di prendere in considerazione una contraccezione efficace, anche per la partner femminile, nel periodo d’uso di valproato e per i tre mesi successivi all’interruzione del trattamento».

L’assunzione di valproato mei pazienti maschi, inoltre, «dev’essere regolarmente rivalutata per verificare se il farmaco si conferma il più adatto per il paziente. Nel caso di uomini che intendono concepire un bambino, si devono considerare e discutere con il paziente le opzioni terapeutiche alternative più adeguate».