La Commissione europea ha presentato ieri una proposta per esentare dall’iva test diagnostici, mascherine, farmaci e tutti gli altri beni e servizi che durante la pandemia l’Ue mette a disposizione degli Stati membri e dei cittadini. La disposizione, diretta a modificare la direttiva europea sull’iva, sarà trasmessa al Parlamento Ue per il parere di rito e al Consiglio per l’approvazione. Gli Stati membri adotteranno la disposizione entro il prossimo 30 aprile e la applicheranno retroattivamente dal primo gennaio 2021.
La nuova misura permetterà alla Commissione e alle agenzie dell’Ue di importare e acquistare in esenzione beni e servizi necessari ad affrontare la pandemia. L’elenco comprende test diagnostici, materiali diagnostici e attrezzature di laboratorio; mascherine, guanti, respiratori, camici, prodotti e attrezzature per la disinfezione; tende, letti da campo, abbigliamento e alimenti; attrezzature di ricerca e salvataggio, sacchi di sabbia, giubbotti di salvataggio e gommoni; antimicrobici e antibiotici, antidoti contro le minacce chimiche, cure per lesioni da radiazioni, antitossine, compresse di iodio; prodotti del sangue o anticorpi; dispositivi di misurazione delle radiazioni; servizi di sviluppo, produzione e approvvigionamento dei prodotti necessari, attività di ricerca e innovazione, costituzione di scorte strategiche di prodotti; licenze al settore farmaceutico, strutture di quarantena, sperimentazioni cliniche, disinfezione dei locali eccetera.
I destinatari di tali beni e servizi potranno essere Stati membri o Paesi terzi, ma anche autorità o istituzioni nazionali (ospedali, autorità sanitarie, altre autorità nazionali delegate alle gestioni delle catastrofi).