Uno strumento pratico per il farmacista che vuole dedicare particolare attenzione professionale ai suoi pazienti più fragili come i bambini. Sono le parole con cui Francesco Carlo Gamaleri, farmacista territoriale e consigliere dell’Ordine dei farmacisti delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza definisce il libro Guida alla pediatria per il farmacista, scritto a quattro mani con Costantino De Giacomo, direttore del dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Niguarda di Milano. Edito da Tecniche Nuove, il volume tocca in 13 capitoli le tappe fondamentali della crescita del bambino, per fornire al farmacista le basi culturali che devono guidarne il consiglio e i limiti oltre i quali il suo intervento non può spingersi. «Il libro» racconta Gamaleri «si propone come strumento utile sia verso la necessità di migliorare l’assistenza in ambito territoriale, sia verso la necessità di alleggerire l’ospedale da compiti impropri, a favore anche della riduzione dei costi sanitari».
Nel testo, in particolare, vengono sviluppate le basi fisiopatologiche della nutrizione (allattamento, svezzamento, idratazione), dei processi di crescita e di alcune patologie pediatriche; viene offerta anche una panoramica sugli approcci relazionali ed “emozionali” del neonato e del lattante, senza trascurare alcuni aspetti connessi con la farmacovigilanza e l’uso appropriato del farmaco. «L’esperienza insegna che in molti casi i genitori sono lasciati soli a gestire i problemi di salute del loro bambino» aggiunge De Giacomo «Il farmacista, acquisendo possibilmente anche un’adeguata formazione pediatrica, può contribuire efficacemente a valutare il livello di allarme, al fine di indirizzare il piccolo paziente verso la cura domiciliare, verso il pediatra e solo se necessario, al pronto soccorso». «L’auspicio» conclude Gamaleri «è che questo libro possa contribuire a dare risposta a una parte dei bisogni dei bambini, delle loro famiglie e a fornire un percorso progressivo a tappe complessivamente collegate tra loro al farmacista di comunità, che sente l’esigenza di approfondire aspetti professionali di orientamento pediatrico».
