All’uscita aveva fatto subito discutere. E’ il parere con cui il 7 marzo scorso il ministero della Salute aveva risposto a un doppio quesito inviato dall’Asl di Biella, riguardante due casi specifici: quello di una srl costituita da due farmacisti, uno dei quali dovrebbe assumere la direzione della farmacia ma è già socio accomandante all’1% in un’altra società, e quello di due farmaciste che figurano in distinte società, cui fanno capo due diverse farmacie.
L’interrogativo posto dall’Azienda sanitaria riguardava ovviamente la compatibilità delle diverse posizioni rispetto agli articoli 7 e 8 della 362/91, alla luce delle novità introdotte dalla Legge sulla concorrenza. Molto meno ovvia la replica del dicastero, il cui parere “rompe” drasticamente con l’interpretazione consolidata ed estende l’incompatibilità a tutte le situazioni in cui il farmacista è socio della sua farmacia. FPress mette il documento a disposizione dei suoi lettori, che lo possono scaricare da questa pagina. Il download è consentito soltanto a chi è iscritto alla newsletter, chi non lo è può ottenerlo previa registrazione.