Sono oltre 100mila le scelte del medico di famiglia che i lombardi hanno effettuato nelle farmacie del territorio dal luglio scorso, quando la Regione ha attivato il servizio. Lo ha detto la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, intervenendo alla sesta tappa del Roadshow promosso dal sindacato titolari per spiegare di provincia in provincia la riforma della sanità lombarda. Venerdì scorso, 9 settembre, il tour ha fatto scalo a Pavia, dove si è fatto il punto sul cantiere regionale del Pnrr: «Siamo in linea con la tabella di marcia» ha detto Letizia Moratti, assessore al Welfare «siamo già partiti con 70 progetti e abbiamo aperto 22 Case di comunità, cui se ne aggiungeranno altre 74 entro la fine del 2022. Otto sono invece gli ospedali di comunità già in funzione, altri dieci li seguiranno a ruota».
«Questa riforma sanitaria è stata scritta assieme ai lombardi e per i lombardi» ha ricordato Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità e Servizi Sociali «non abbiamo fatto un copia e incolla del Pnrr ma ne stiamo rispettando fedelmente il cronoprogramma».
Nella riforma, le farmacie svolgono un ruolo centrale, come ha ricordato il presidente di Federfarma Pavia, Enrico Beltramelli: «La farmacia dei servizi ha avuto un parto travagliato, ora però le farmacie hanno lo spazio per esprimere una professionalità che va oltre la distribuzione dei farmaci e si va ad affiancare alle altre figure del sistema sanitario». È un discorso che vale soprattutto per le farmacie rurali, come ha ricordato Maurizio Biscaldi, responsabile rurale di Federfarma: «Nelle farmacie di paese, lontane dai grandi centri, noi siamo l’interfaccia medica e sanitaria della cittadinanza».
«Tra farmaci, vaccini, tamponi e servizi» ha ricordato ancora la presidente Racca «andare in farmacia è diventata ormai una consuetudine. Qui gli assistiti trovano la risposta ai loro bisogni, ora lo sforzo deve essere quello di portare in farmacia sempre più servizi, per esempio la telemedicina che è una delle pietre miliari della Missione 6 del Pnrr».
Hanno assentito i rappresentanti della sanità pavese: «La collaborazione delle farmacie può essere fondamentale, come ha dimostrato la campagna vaccinale contro il covid» ha detto Lorella Cecconami, direttore generale Ats Pavia «la riforma lombarda ha cambiato il ruolo delle Aziende sanitarie sul territorio, che ora sono chiamate a orchestrare domanda e offerta». «L’esperienza della pandemia» ha concluso Marco Paternoster, direttore generale dell’Asst Pavia «ha dimostrato l’importanza della sanità di prossimità».