Il progetto di Federfarma Lombardia per la ripartizione in dosi unitarie non suscita soltanto l’interesse della politica ma anche di gestori e medici. E’ l’indicazione che arriva dall’incontro organizzato sabato scorso a Varese dall’Ats Insubria per presentare ai generalisti della provincia le novità salienti del piano lombardo sulla presa in carico delle cronicità. Dirigenti dell’Azienda sanitaria e della Regione così come rappresentanti delle cooperative della medicina generale (che nell’ambito della riforma hanno assunto il ruolo di gestori o co-gestori) si sono alternati sul palco le regole del sistema e invitare all’adesione i 400 medici seduti in platea. Tra i relatori anche Luigi Zocchi, presidente di Federfarma Varese e segretario di Federfarma Lombardia, che ha ricordato il ruolo delle farmacie nel piano regionale per la cronicità e il contributo che i farmacisti possono offrire in tema di servizi e monitoraggio dell’aderenza terapeutica.
Proprio in tale cornice, Zocchi ha presentato a medici e cooperative i punti cardine del progetto cui sta lavorando Federfarma Lombardia per agevolare la ripartizione in farmacia dei medicinali prescritti: il servizio, tra i più cruciali per il paziente cronico in multiterapia, potrà essere fornito sia in regime privato – cioè a carico dell’assistito – sia in regime di rimborso nel caso in cui si riuscissero a reperire le risorse. «Presenteremo il progetto nell’assemblea regionale di Federfarma in programma giovedì prossimo» spiega Zocchi a FPress «poi, qualche settimana dopo, partiremo con una fase-pilota aperta a un centinaio di farmacie, quelle che vorranno mettere alla prova il servizio: stiamo valutando il prezzo al quale offrirlo perché possa essere accessibile al maggior numero di famiglie, siamo convinti che la domanda c’è bisogna solo decidere dove mettere l’asticella. Poi, quando finalmente partirà la sperimentazione della farmacia dei servizi e saranno disponibili le risorse, lo presenteremo alla Regione».