Coinvolgerà fino alla fine di ottobre più di 300 farmacie delle province di Monza e Lecco il progetto dell’Ats Brianza per l’aderenza terapeutica nei pazienti affetti da ipertensione. Presentato ieri agli operatori, il programma mira mettere sotto osservazione almeno tremila assistiti, reclutati dalle farmacie (dai dieci ai venti individui ciascuna) e seguiti per un intero semestre. «All’avvio i pazienti vengono sottoposti a un questionario e alla misurazione della pressione» spiega Paolo Vintani, vicepresidente di Federfarma Milano e referente per l’associazione della provincia brianzola «quindi nel corso dei sei mesi domande e rilevazioni vengono ripetute per due o tre volte. Le domande vertono sulla terapia e soprattutto sulle eventuali sovrapposizioni con altri farmaci. I dati raccolti vengono inviati all’Ats (la sigla delle ex Asl lombarde, ndr) e utilizzati per analisi e valutazioni».
Si parte il 26 marzo, due mesi per il reclutamento degli assistiti e poi il semestre di osservazione, che si concluderà a fine ottobre. E il compenso alle farmacie è di 7,50 euro per ogni paziente monitorato. «Rispetto ad altri» osserva ancora Vintani «il pregio di questo progetto è la pragmaticità: si parte da piccoli numeri e poi, in base ai risultati, si vedrà se allargalo. Intanto, le farmacie acquisiscono un’esperienza importante su come si raccolgono e si registrano i dati sanitari».
Soddisfazione anche dalla presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca: «Nell’accordo con cui a novembre rinnovammo la dpc assieme alla Regione» ricorda «c’era un intero capitolo dedicato ai servizi in farmacia, cronicità e all’aderenza terapeutica. Questo progetto dell’Ats Brianza va esattamente nella stessa direzione e quindi abbiamo ritenuto giusto assicurare la collaborazione delle farmacie». Alla conferenza stampa di ieri era presente anche il presidente della Fofi e dell’Ordine dei farmacisti di Milano, Andrea Mandelli, e il dg dell’Ats Brianza, Silvano Casazza.