Farmacia del territorio in primo piano nel programma triennale con cui l’Asl della Brianza intende dare battaglia al tabagismo. La campagna, finanziata con risorse attinte dal Fondo per la promozione della salute dell’Azienda sanitaria, prevede interventi e azioni in più luoghi – scuole, ospedali e strutture residenziali assistite, uffici e aziende, farmacie – e muove da una fotografia del presente che desta allarme: i fumatori rappresentano circa il 19% della popolazione lombarda di età superiore ai 13 anni e nel territorio dell’Asl brianzola i decessi per malattie legate al fumo ammontano a circa 1.300 all’anno (dati 2015). Se a questa cifra si aggiungono poi i 4.400 ricoveri determinati (sempre in un anno) dalle patologie correlate, i costi sociali del tabagismo diventano evidenti in tutto il loro peso.
Di qui la campagna che, come si diceva, vede le farmacie del territorio tra i protagonisti grazie al coinvolgimento delle due Federfarma provinciali di Milano-Monza-Lodi e di Lecco. Il programma, in sintesi, si articola in una serie di campagne dirette a informare sui rischi del tabagismo, educare a corretti stili di vita e, promuovere la prevenzione. Ogni campagna, in particolare, ha il proprio target e il suo specifico setting (scuole, luoghi di lavoro eccetera) e le farmacie parteciperanno non solo con la distribuzione di volantini e l’affissione di manifesti nei punti vendita, ma anche inviando farmacisti a fare educazione e informazione laddove richiesti. «Il progetto» spiega a FPress Paolo Vintani, vicepresidente di Federfarma Milano-Monza-Lodi (foto) «si avvale della partecipazione di organizzazioni come Confindustria, Confartigianato e Confcommercio. I farmacisti, dunque, avranno la possibilità di partecipare in qualità di consulenti della salute in tutte le iniziative che queste associazioni promuoveranno sotto l’egida del programma». Stesso discorso per le attività rivolte al pubblico che, sempre nell’ambito della campagna, promuoveranno le strutture sanitarie e l’azienda sanitaria brianzola. «Questo progetto» conclude Vintani «è un’interessante occasione per ribadire il ruolo sociale della farmacia e la sua sensibilità alla prevenzione. Si va dal medico quando si sta male, si va in farmacia per stare bene».