La rete vaccinale che la Lombardia può mettere in campo da quest’autunno in caso di recrudescenza pandemica comprenderà farmacie e medici di famiglia e sarà in grado di assicurare dalle 35mila alle 60mila somministrazioni al giorno, a seconda delle necessità. È quanto prevede il piano operativo regionale che la giunta lombarda ha approvato ieri in recepimento delle indicazioni ricevute dall’Uccv, l’Unità per il completamento della campagna vaccinale del ministero della Salute.
Il piano, redatto dal Gruppo di coordinamento vaccinazioni anti-covid con la consulenza di Guido Bertolaso, prevede due distinti scenari e definisce per ciascuno l’organizzazione da approntare. Il primo, da mettere in campo entro sette giorni dall’eventuale “go” della direzione generale Welfare, prevede l’attivazione di 80 Centri vaccinali (di cui 21 massivi e 10 gestiti da mmg) e 453 farmacie, che garantiranno fino a 35mila vaccinazioni/die sul territorio regionale; il secondo scenario, da attuare in 15 giorni o in 7 se il primo è già operativo, prevede l’attivazione di 96 Centri vaccinali (di cui 37 massivi e 10 gestiti da mmg) e 453 farmacie, che garantiranno 60.000 vaccinazioni/die. «La capacità vaccinale» precisa la Regione in una nota «rappresenta il livello massimo di somministrazioni erogabili in relazione ai tempi di attivazione e di reclutamento del personale così come emerso durante le precedenti fasi della campagna». Prosegue intanto in tutta la Regione, continua la nota, «il lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle farmacie al fine di garantire la massima capillarità in ciascun territorio».
Intanto hanno superato quota 465mila le dosi di Comirnaty somministrate dalle farmacie lombarde dall’inizio dello scorso novembre, quando la campagna vaccinale della Regione è stata estesa ai presidi del territorio. Lo riferisce l’ultimo report di Aria, l’Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, che aggiorna numeri e andamento della vaccinazione contro covid ai sette giorni compresi tra il 18 e il 24 luglio: le farmacie hanno inoculato 19.580 dosi per una media 2.797 somministrazioni quotidiane, due valori che non soltanto risultano in netta crescita sulle precedenti settimane (13.103 nella seconda e 9.515 nella prima) ma di fatto riportano la campagna alle medie di metà gennaio.
In crescita anche il numero delle farmacie partecipanti, che attualmente ammonta a 533: 158 sono dell’Ats di Milano (dove sono state somministrate dall’inizio della campagna 151.651 dosi); 87 dell’Ats Insubria (66.935 dosi), 14 dell’Ats Montagna (11.742), 69 dell’Ats Brianza (58.937), 66 dell’Ats Bergamo (43.252), 55 dell’Ats Brescia (49.234), 51 dell’Ats Val Padana (44.674) e 33 dell’Ats Pavia (35.978).
«Le farmacie del territorio assicurano alla campagna una capillarità senza eguali» ricorda Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «per questo la Regione riconferma la presenza massiccia delle farmacie tra le strutture che quest’autunno sosterranno la nuova stagione vaccinale. E le adesioni continuano a crescere: a oggi sono 547 le farmacie che hanno ufficializzato la partecipazione».