In Lombardia le indisponibilità che si erano registrate a gennaio sono ormai alle spalle e le farmacie che effettuano preparazioni di cannabis terapeutica dovrebbero essere tutte rifornite. Ma questo non esclude che in altre regioni possano permanere difficoltà di approvvigionamento, perché la scelta del Ministero di spostare progressivamente le forniture dalle importazioni dall’Olanda alla produzione dello Stabilimento chimico-militare di Firenze non può non avere contraccolpi. E’ la riflessione che arriva da Manuela Bandi, direttore della Fondazione Muralti (l’ente per la formazione di Federfarma Milano) e titolare di una farmacia specializzata nella preparazione di cannabis terapeutica (circa 500 ricette nell’ultimo anno), dopo i ripetuti allarmi di questi ultimi mesi (il più recente dal Trentino) sull’indisponibilità di materia prima nelle farmacie del territorio.
Bandi, da diverse regioni continuano a rimbalzare periodicamente denunce di carenze che obbligano i malati a peregrinazioni o lunghe attese. Qual è la situazione?
Posso dire che dopo un inizio d’anno molto difficile, in cui non si riusciva ad avere la materia prima neanche a piangere, ora la situazione si è normalizzata e non si registrano difficoltà, almeno in Lombardia.
E allora gli allarmi da altre regioni?
Ho partecipato di recente a un convegno organizzato dall’Istituto Mario Negri: si parlava di cannabis in termini scientifici, ma tra gli interventi c’è stato quello del direttore dello Stabilimento chimico-militare di Firenze, il colonnello Antonio Medica, e direi che le sue parole hanno chiarito definitivamente la questione
In una conferenza stampa risalente a giovedì, Medica ha detto che lo Stabilimento produrrà quest’anno 150 chili, grazie all’apertura di nuove serre…
Intanto però la produzione dell’anno scorso è stata di molto inferiore alle necessità. Da settembre a dicembre sono usciti dallo stabilimento una decina di chili appena, quando il Ministero in un anno ne importa dall’Olanda 350 chili. Il punto sta tutto qui: il governo vorrebbe rendersi autonomo dall’estero e affidarsi interamente alla produzione militare, così importa dall’Olanda con il freno a mano tirato. Morale, se le forniture dallo Stabilimento fiorentino non rispettano la programmazione, carenze e le difficoltà di approvvigionamento sono assicurati. E al Ministero tocca ricorrere alle importazioni d’urgenza.
Alla stampa, il colonnello medica ha anche detto che si sta mettendo in pista la prima produzione di olio di cannabis terapeutico realizzata in Italia…
Voglio sperare che si tratti di una produzione destinata alle farmacie. Altrimenti, lo Stabilimento violerebbe tutte le norme che regolano la materia.