La Lombardia chiederà al Governo di poter autorizzare la riapertura delle attività produttive dal 4 maggio, nel rispetto delle “quattro D”: Distanza, Dispositivi, Digitalizzazione, Diagnosi. Lo ha detto ieri l’assessore al Bilancio, Davide Caparini, nella diretta Facebook trasmessa dalla pagina di Lombardia Notizie Online, l’agenzia stampa della Regione. «Guardiamo a una “nuova normalità” facendo tesoro delle lezioni apprese in questa pandemia» spiega Caparini «alla quale il sistema sanitario ha risposto in modo eccezionale ma va ripensato».
In particolare, ha continuato Caparini, «abbiamo imparato che con i nostri comportamenti possiamo controllare la diffusione del virus e quanto facciamo oggi ha ripercussioni importanti sul domani». Di consegunza, «la Lombardia chiederà al Governo che le attività produttive vengano riavviate con la regola delle quattro D: distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro, obbligo per tutti di indossare la mascherina, modalità smart working per le attività che possono attuarlo, testi sierologici di massa (che in Lombardia cominceranno dal 21 aprile grazie alla collaborazione tra Regione e San Matteo di Pavia). «Queste indicazioni» ha concluso Caparini «faranno da cornice alle nuove relazioni economiche e sociali».