La farmacia del territorio rappresenta un’articolazione del sistema sanitario che con la sua prossimità può recitare un ruolo di primo piano nella presa in carico dei pazienti cronici. Èè l’evidenza emersa durante i lavori del convegno che venerdì 24 gennaio, a Milano, ha chiuso la fase esplorativa del Progetto Perla – Modalità integrate e coordinate di presa in cura dei pazienti con cefalea primaria cronica, finanziato dalla Regione Lombardia e sostenuto dalla Rete regionale cefalee, che riunisce i centri pubblici dedicati al trattamento della patologia.
Gli obiettivi programmatici del Progetto sono quelli di sviluppare percorsi integrati di diagnosi e cura con cui migliorare la presa in carico dei pazienti. In particolare, l’intenzione è quella di definire processo strutturato che abbia per fulcro piani terapeutici personalizzati e la stretta collaborazione tra specialisti e medici di base. Nelle strutture sanitarie lombarde specializzate per tale patologia, così, i pazienti potranno accedere più facilmente a trattamenti mirati.
In questo contesto, il convegno milanese è servito a fare il punto sui risultati della prima fase del progetto, che è consistita in una esplorazione delle reti esistenti sul territorio per capire come coordinarle e come mettere a fattor comune i diversi contributi.
È su tale tema che, all’evento, si è parlato di farmacia del territorio. «La cefalea cronica è una malattia spesso sommersa» spiega a FPress Manuela Bandi, vicepresidente di Federfarma Milano e direttrice della Fondazione Muralti, l’ente che assicura la formazione degli iscritti «perché i pazienti non colgono la dimensione cronica della patologia e quindi si curano con semplici antinfiammatori e la vivono con una certa rassegnazione».
La farmacia, quindi, può non soltanto informare e fare educazione sanitaria, ma può anche offrire un contributo alla raccolta di dati e alla mappatura delle persone affette. Lo hanno riconosciuto, nel corso dei lavori, Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg, e Natascia Ghiotto, responsabile del servizio specialistico Diagnosi e cura delle cefalee della Fondazione Mondino di Pavia, che assicura il coordinamento del progetto. «Per le farmacie» conclude Bandi «è stao un importante riconoscimento di ciò che ogni giorno fanno sul territorio. La loro prossimità può rappresentare un importante valore aggiunto per un progetto come questo, che deve costruire attorno ai pazienti una rete collaborativa di strutture e professionisti sanitari».