Regione e medici di famiglia mettono da parte ruggini e incomprensioni e si impegnano a collaborare per lo sviluppo del modello lombardo per la presa in carico della cronicità. E’ quanto sancito nell’intesa firmata ieri a Milano dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, e dal presidente dell’Ordine regionale dei medici, Gianluigi Spata. L’intesa, in sintesi, assicura due obiettivi strategici: da un lato recupera nel piano lombardo sulla cronicità l’intera platea dei medici di famiglia, compresi quelli che non avevano voluto candidarsi (in cooperativa) come gestori o co-gestori del paziente cronico e dunque erano rimasti fuori dal nuovo sistema. A oggi rappresentano circa il 50% dei mmg lombardi, troppi per pensare di poter andare avanti anche senza di loro.
E così, l’intesa riconosce ai medici di famiglia che non si sono candidati come gestori la qualifica di “clinical manager” del paziente cronico. Toccherà quindi a lui, e non più al gestore, redigere il Piano di assistenza individuale (Pai) che nel modello lombardo programma visite e prestazioni cui l’assistito dovrà sottoporsi per un intero anno. Il paziente, dal canto suo, comunicherà al mmg il gestore cui intende affidarsi per le attività programmate, gestore che dovrà a sua volta contattare il paziente e fissare l’appuntamento per la stipula del patto di cura. In tal modo, il rapporto fiduciario tra paziente e medico non verrà compromesso nel caso in cui il curante abbia deciso di non qualificarsi come gestore, un cambiamento di prospettiva che dovrebbe convincere i medici di famiglia dello Snami a ritirare il ricorso presentato nei mesi scorsi al Tar lombardo (e questa è la seconda finalità dell’intesa).
«Oggi» ha commentato Gallera «raggiungiamo un obiettivo importante perché il mmg clinical manager in forma singola assumerà un ruolo ancora più centrale nella veste di referente clinico del paziente. Un risultato frutto di approfondimenti e riflessioni condotti al Tavolo tecnico composto da rappresentanti della Direzione generale welfare, degli Ordini dei medici e delle Ats. Ci permetterà di semplificare l’accesso alle prestazioni del cittadino cronico e favorire la sua piena adesione alla presa in carico». A oggi, ha detto ancora Gallera, i pazienti che hanno aderito alla presa in carico sono cresciuti del 13,8% negli ultimi cinque mesi, dai 256.235 di maggio ai 293.697 di ottobre. I mmg e i pls (pediatri di libera scelta). «Grazie al supporto dei mmg, contiamo di arrivare a 500mila pazienti presi in carico entro la fine del 2018».
L’accordo con i medici di famiglia dovrebbe essere ratificato da una delibera di giunta già programmata per il 5 novembre. Il testo dovrebbe recare anche un provvedimento diretto a consentire ai medici di famiglia l’erogazione di prestazioni di diagnostica in telemedicina, recuperando quanto previsto dalla Dgr X/2989 del dicembre 2014. Provvederà un accordo integrativo regionale, da stipulare entro il prossimo gennaio, a definire dettagli e tariffe. «Accogliamo con favore l’intesa tra Regione e medici di famiglia» è il commento della presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «perché darà rinnovato slancio alla presa in carico della cronicità. Riguardo alla diagnostica, ricordo che come Federfarma abbiamo già stipulato numerose intese con i gestori per inserire le farmacie nella loro rete di servizi».