Sono più di 81 milioni gli scontrini trasmessi dalle 2.800 farmacie lombarde per la certificazione delle spese sanitarie nel 730 precompilato di quest’anno. E’ il dato che arriva da Federfarma Lombardia dopo il comunicato con cui, due giorni fa, l’Agenzia delle Entrate aveva aperto il database delle dichiarazioni online per consentire ai contribuenti di verificare ed eventualmente correggere i dati su redditi e detrazioni. Tra queste, le spese sostenute privatamente nel 2017 per farmaci, apparecchi medicali e prestazioni sanitarie, certificate dagli scontrini parlanti che le farmacie hanno inviato al ministero delle Finanze entro l’8 febbraio scorso.
In Lombardia, in particolare, le farmacie aderenti a Federfarma trasmettono gli scontrini a un “concentratore” del sindacato regionale, che effettua una prima verifica sulla correttezza formale dei documenti e poi li invia a Lombardia informatica, la società di servizi della Regione. Di qui, infine, i dati prendono la strada del ministero delle Finanze e quindi dell’Agenzia delle Entrate, che li “incasella” nelle dichiarazioni online dei contribuenti autorizzati al 730 precompilato.
Entro la scadenza dell’8 febbraio, dicono le statistiche del concentratore di Federfarma Lombardia, le farmacie aderenti al sindacato hanno trasmesso 81.029.886 milioni di scontrini (relativi a spese sanitarie sostenute nel 2017) attraverso 146.859 invii, molti dei quali contenenti più scontrini. «Ancora una volta» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «le farmacie del territorio e quelle lombarde in particolare assicurano a titolo del tutto gratuito un servizio di estrema utilità per l’amministrazione pubblica e i cittadini. La Regione lo sa e da tempo intrattiene con noi un rapporto di collaborazione privilegiato che fa perno sulla farmacia per offrire ai cittadini servizi sanitari di prossimità che agevolano l’accesso all’assistenza. Continuiamo su questa strada per garantire la sostenibilità del sistema sanitario e la salute delle comunità».