Riunito in seduta straordinaria venerdì scorso, il consiglio direttivo di Federfarma Milano, Lodi e Monza ha disposto l’esclusione temporanea dal sindacato provinciale della farmacia di Renate, in Brianza, sottoposta nei giorni precedenti a sequestro con l’accusa di avere falsificato alcuni test rapidi. Il provvedimento, cui seguiranno ulteriori decisioni quando la magistratura si sarà espressa, comporta l’interruzione di tutti i servizi forniti dall’associazione.

Come si ricorderà, il caso di Renate aveva subito avuto vasta eco nella stampa non solo locale, anche per il fatto che pochi giorni prima i Nas avevano fatto scattare un’estesa campagna di controlli nelle farmacie e nelle strutture sanitarie che effettuano tamponi. «Abbiamo agito subito con gli strumenti che ci mette a disposizione il nostro Statuto» commenta la presidente di Federfarma Milano, Annarosa Racca «per tutelare il buon nome dei farmacisti titolari che ogni giorno lavorano con dedizione e serietà. Si tratta insomma di un provvedimento che riteniamo doveroso, in attesa dell’esito delle indagini da parte degli inquirenti e del giudizio della magistratura».